Le origini di Pistoia sarebbero da ricondurre all’antica Civiltà Etrusca, che avrebbe scelto il territorio pistoiese come nodo stradale stratecico per i suoi traffici commerciali, lungo la direttrice Volterra-Bologna, data la sua disposizione geografica estremamente favorevole ai piedi dell’Appennino Tosco-Emiliano.
La prima testimonianza documentata di Pistoia come vero insediamento umano, risale al II secolo a.C. quando i Romani crearono un castrum su una terrazza alluvionale sopraelevata, attraversando il Torrente Ombrone, per rifornire le loro truppe durante le guerre contro i liguri.
Acquisto poi una notevole importanza per la costruzione della nota via consolare Cassia-Clodia sino a raggiungere dopo la conquista degli Ostrogoti dei Bizantini e a seguito del dominio longobardo e franco. Il massimo splendore lo raggiunse tra il XII e XIII secolo con l’arrivo da Santiago de Compostela delle Reliquie di San Giacomo di Zebedeo (San Jacopo) che ne fecero un’ambita meta di pellegrinaggio lungo il percorso della Via Francigena.
San Jacopo è Patrono di Pistoia.
ITINERARI
ITINERARIO 1: “IL CAMMINO DEI PULPITI”
L’origine medievale della città di Pistoia è delineata dalla rilevante presenza di chiese ed edifici religiosi che si possono ammirare girando per il centro storico e le aree limitrofe. Durante i periodi delle correnti artistiche romanico e gotico, fino al barocco le arti monumentali pistoiesi si sono focalizzate sulla creazione dei pulpiti.
Il nostro itinerario comincia dalla Pieve di Sant’Andrea, qui potrete ammirare il capolavoro di Giovanni Pisano creato fra il 1297 e terminato nel 1301. Sulla cassa esagonale compaiono infatti cinque soggetti : La Natività, l’Adorazione dei Magi, la Strage degli innocenti, la Crocifissione e il Giudizio. Uno delle riquadri più notevoli è quello del Massacro degli innocenti, dove è posto in scena un movimento vorticoso dei personaggi con accentuato espressionismo degli aspetti, deformati dalla pena, dalla paura, dalla costernazione. Inoltre c’è un virtuosismo nel contrapporre figure con dettagli preziosamente rifiniti e altre sbozzate, con effetti di contrasto drammatico. Mai fino ad ora un artista medioevale era riuscito a rendere così vivo un dramma. Giovanni si ispirò a modelli tedeschi o alle scene più toccanti della Colonna Traiana.
(https://it.wikipedia.org/wiki/Pulpito_di_Sant%27Andrea)
Usciti dalla Pieve e inoltrandosi nel centro storico pistoiese la successiva tappa del nostro cammino è la chiesa di San Bartolomeo dove possiamo trovare il pulpito scolpito nel XIII secolo da Guido da Bigarelli. Anche in questa opera scultorea troviamo le rappresentazioni allegoriche della del dualismo fra paradiso e inferno, possiamo infatti notare degli Evangelisti che schiacciano una testa demoniaca. Usciti dalla chiesa di San Bartolomeo percorrendo la strada che porta a piazza del Duomo visiteremo la cattedrale di San Zeno. Qui possiamo ammirare un pulpito di origine rinascimentale.
Infine da piazza del Duomo andando verso piazza della Sala e scendendo per via Sant’Anastasio ci troviamo davanti lle geometrie della facciata laterale della chiesa di San Giovanni Fuorcivitas. All’interno, proprio vicino l’ingresso possiamo ammirare il pulpito del 1270, realizzato da Fra’ Guglielmo da Pisa. Il pulpito mostra dei bellissimi bassorilievi raffiguranti le fasi principali della vita di Cristo e scene successive alla resurrezione.
ITINERARIO 2: “ PISTOIA IN UNA GIORNATA”
Questo itinerario si concentrerà sui monumenti più importanti e i luoghi più significativi della città. Il percorso inizia ovviamente dalla splendida piazza del Duomo. (1) Potrete ammirare il campanile del duomo e sotto di esso la Cattedrale di San Zeno. Risalente a prima del 1000 questa chiesa in stile romanico rappresenta un gioiello di architettura dell’epoca. All’interno di essa possiamo trovare antichità che si intrecciano con interventi rinascimentali, barocchi e ottocenteschi, creando così un vero e proprio santuario dove è possibile ammirare l’evoluzione storico artistica della città. Sempre in piazza del Duomo altri palazzi degni di nota sono il Palazzo dei Vescovi, che attualmente ospita un museo, il palazzo del comune e il battistero, magnifico edificio del 1300 a pianta ottagonale costruito in marmo bicromo.
A questo punto scendendo per via tomba di Catilina e girando a sinistra per Via Pacini si arriva in Piazza san Giovanni XXIII dove si trova l’anico ospedale del Ceppo. Fondato nel XIII secolo, l’Ospedale del Ceppo ebbe tra l’altro un ruolo fondamentale nel 1349 quando la città fu colpita da un’epidemia di peste nera. (2)
Nel 1500 fu costruito il caratteristico loggiato esterno e ampliato un secolo dopo. Merita soffermarsi ad ammirare il loggiato, sulla cui facciata corre un prezioso fregio policromo in terracotta invetriata, realizzato da Giovanni della Robbia. L’ospedale del Ceppo è anche il punto di partenza dove partono le visite a “Pistoia Sotterranea” un percorso che vi farà scoprire 650 m di sotterranei e l’antica sala anatomica.
A questo punto una volta usciti da Pistoia Sotterranea vi troverete in Piazza San Lorenzo e potrete incamminarvi verso piazza della Sala (3) centro nevralgico della vita commerciale pistoiese. Potrete girare per le bancarelle che vendono frutta e verdura nonchè prodotti tipici della tradizione toscana, oppure sorseggiare un bicchiere di ottimo vino in uno dei molti bar ed enoteche presenti nell’affascinante piazzetta. Il nostro itinerario si conclude con la visita del museo Marino Marini presso il palazzo del Tau (4). Da piazza della Sala scendete uno dei vicoli che portano in Via Cavour proseguite per 100 m per via Francesco Crispi e vi troverete l’ingresso al Museo alla vostra destra. Qui potrete ammirare importanti opere dell’artista novecentesco come “Le Pomone” e le celebri sculture equestri.
ITINERARIO 3: LA VALDINIEVOLE E I SUOI BORGHI
Lasciando Pistoia e percorrendo la SR435 ci dirigiamo verso Montecatini e la bellezza dei numerosi borghi della Valdinievole. Il primo borgo medievale che troviamo sulla nostra strada è Serravalle pistoiese(1). La posizione strategica la quale permetteva una vista perfetta su tutta la pianura della Nievole ha reso Serravalle per tutto il medioevo e rinascimento un luogo conteso fra le tre potenze toscane dell’epoca; Firenze Pisa e Lucca. Agli inizi del 1300, Serravalle venne assediata e presa dai lucchesi, poi conquistata dal condottiero ghibellino Castruccio Castracani Nel 1351 venne assediata e conquistata da Firenze e da allora in poi Serravalle conobbe un periodo reletivamente pacifico. Girando per il paese possiamo notare antichissime costruzioni come la Torre del Barbarossa e la Rocca di Castruccio. Dapo essersi rilassati nel giardino sotto la torre possiamo riscendere sulla strada regionale 435 e proseguire per qualche km per svoltare verso Montecatini Alto altro borgo medievale dove si può mangiare qualcosa nei deliziosi ristoranti presenti nella piazza centrale e poi godere di un’altro panorama mozzafiato su tutta la valle.
Tornando sulla via Lucchese si prosegue fino a scoprire il territorio del comune sparso di Buggiano. Borgo a Buggiano, Colle e Castello sono le tre frazioni da visitare percorrendo così un cammino legato alla tradizione gastronomica legata all’olio d’oliva. Castello di Buggiano famosa per i suoi orti e giardini privati, e duecentesco Palazzo Pretorio.
ITINERARIO 4: LA SVIZZERA PESCIATINA E I 10 “CASTELLA”
Di rara bellezza naturalistica e di interesse culturale è la zona montana intorno alla città di Pescia. Posssiamo far partire il nostro itinerario dal “Castella”di Pietrabuona a 4 km da Pescia. Nel medioevo il paesino è stato aspramente conteso fra fiorentini e pisani, Pietrabuona è anche stato un importante centro dell’industria cartaria, infatti si trova il famoso Museo della Carta. Il centro di documentazione sulla lavorazione della carta accoglie tutto il materiale legato a questo tema dai dalle tecniche e i metodi di lavorazione che per secoli hanno segnato la cultura e la storia del territorio.
Si possono visitare le antiche cartiere pesciatine, vedere macchinari d’epoca ancora funzionanti e e tutti gli strumenti per la lavorazione della carta. Nella parte più alta del paese erge il Castello di Pietrabuona.
Il prossimo paese che visiteremo sarà Medicina il quale si erge a 537 m di altezza e gode di un’invidiabile vista sulle valli, in questo borgo possiamo ammirare le rovine di antichi forti e le mura di una chiesa dedicata ai Santi Martino e Sisto, la quale conserva solo pochi resti della struttura originariain quanto fu quasi totalmente ricostruita nel 19° secolo . Al suo interno possiamo ammirare due statue lignee risalenti al quattrocento e raffiguranti la Madonna con il Bambino e una fonte battesimale della mentà del 14° secolo. La prossima tappa del nostro itinerario è Fibbialla un paesino a 424 m aopra il livello del mare, immerso nella tipica vegetazione delle colline toscane. Fibbialla è stata a lungo conteso nel medioevo e rinascimento fra lucchesi e fiorentini, ma alla fine entrò sotto il dominio dei primi. Nel paese si può visitare la chiesa del 13° secolo di San Michele Arcangelo dove all’interno della chiesa vi sono alcuni dipinti del 1600-1700 di notevole valore ed un’opera scultorea quattrocentesca raffigurante la Vergine Annunziata. Ritornando sulla strada della Val di Torbola ci dirigiamo verso Aramo dove le antiche abitazioni si trovano a picco sullo strapiombo che sovrasta la valle. Il conta circa 80 abitanti, molti fra questi producono olio e miele. Da vedere possiamo trovare la Chiesa dedicata a San Frediano.dove all’interno sono custoditi arredi sacri per lo più del 15°-17° secolo. Da visitare anche l’Oratorio della Natività di Maria dove al suo interno sull’altare possiamo ammirare un affresco quattrocentesco a tempera su muro raffigurante la Madonna in trono. A questo punto possiamo ritornare sulla strada e dirigerci verso San Quirico altro “Castella” arroccato sul colle. Una torre di avvistamento a base esagonale e i resti della cinta muraria risalgono al 1200, mentre scendendo nella parte inferiore Nella parte bassa del paese si trovano la chiesa e campanile in stile romanico dei Santi Andrea e Lucia. All’inetrno di essa possiamo ammirare pregiatissime opere scultoree scolpite in pietra serena. Davanti all’altare maggiore sono poste due sculture lignee raffiguranti Sant’Andrea e Santa Lucia risalenti al 1410. Più avanti sempre in una posizione sopraelevata si trova il paese di Castelvecchio dove possiamo ammirare la splendida Pieve dedicata a San Giovanni Battista del 1100. Costruita interamente in pietra, ha la pianta a tre navate con tre absidi, la facciata è decorata inferiormente da semi colonne e arcate cieche. Da questo Castella si può salire tramite un percorso trekking fino alla cima del Monte Battifolle dove si può ammirare una vista mozzafiato su tutta la vallate circostanti. Ritornando verso Pescia ci fermiamo a Sorana famoso per il suo prodotto tipico, i fagioli bianchi dal gusto delicato,che si coltivano nella parte bassa del paese, vicino al fiume. Da VISITARE A Sorana ci sono le sue caratetristiche stradine e le numerose piccole fontane, fino a raggiungere la chiesa di San pietro e Paolo. Ultimo paese del nostro itinerario e capoluogo della Svizzera Pesciatina è il Paese di Vellano. Si trova a 480 metri sopra il livello del mare ed era già conosciuto nel secolo X per la sua Pieve.Nel 1281 ebbe la rocca e le mura distrutte dai Guelfi lucchesi e valdinievolini. E’ stato feudo di una ricca famiglia di Pescia e fece parte della Lega dei Castelli della Valdinievole. Si possono ammirare tutt’oggi nella parte alta del paese i resti della torre di a struttura piramidale e della cinta muraria. Alcuni resti dell’epoca preromanica possono essere visti nella parte bassa del paese.